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From: Raf
Date: 10/13/03
Time: 8:32:00 AM
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Ciao a tutti
Scusate e scordate il mio primo messaggio, mi sentivo frustrato a causa di esperienze passate. Anche per me è difficile capire con le traduzioni. Ringrazio per la vostra attenzione e disponibilità, siete persone gentili. Circa l' argomento male to female ratio è un dato di fatto, una questione secondaria, possiamo parlarne in un secondo tempo, mia e-mail: boblatte@yahoo.it Descrivo ora brevemente i meccanismi della balbuzie secondo l' interpretazione di Pagnuti Raffaele. Dividiamo il complesso balbuzie in due parti : la parte sotto lo scudo di difesa , che possiamo chiamare: il nocciolo, o in maniera più colorita la pentola a pressione; la parte sopra lo scudo, cioè i meccanismi della balbuzie ( l' iceberg secondo l' amico Russ ). Posizioniamo il nostro punto d' osservazione non dalla parte della balbuzie, ma sotto l' iceberg, subito dopo lo scudo. Formato il nocciolo, creato lo scudo, la persona sente dentro un vuoto, un deficit, una mancanza importante. La vita continua, questa persona contro la sua volontà si sente spinta, coinvolta nella ruota della vita. La mente interviene, cerca di compensare a suo modo il vuoto. Il " non posso " diventa un " devo ". La mente crea immagini, fantasie di potenza, di vittoria, di riuscita. Devo fare così per chiudere il vuoto, se foss... , non voglio ma devo... ecc. Così sarà per sempre finchè esiste il deficit. Purtroppo queste fantasie di vittoria hanno come sfondo la sacra figura della madre genitrice della vita e come risultato, ad ogni tentativo di parlare bene, ha forti sensi di colpa. La sua vittoria sorge sopra un furto, la sconfitta, la ferita, la morte della madre. Il senso di colpa censura, la parola deve essere soffocata , impedita, la balbuzie trova spazio diventa una necessità. Diventa il sintomo del conflitto interno: deficit – riuscire – colpa – censura – blocco – balbuzie - deficit – e così vi... È un cerchio che si alimenta da solo. L' iceberg diventa un polimero per le reazioni a catena, non si sa più dove è la testa e dove la coda. Da qualsiasi punto si interviene le reazioni vanno avanti. Maggiore è lo sforzo, maggiore è la balbuzie perché maggiore diventa il conflitto. Questo è ciò che attanaglia , morde lo stomaco del balbuziente. Balbettato o non balbettato, come si sente bene, libero dopo lo forzo di parlare. Questo è il parlare di testa, il lavoro è tutto della mente che cerca di compensare, ma complica solamente la situazione. Per questo dopo aver grattato la superficie dell’ iceberg la balbuzie torna; si riesce, si cade. Per questo distraendo la mente, usando il corpo, pubblicizzando la propria balbuzie si sta meglio dentro e si parla meglio. Per questo curando la dizione ( la superficie ) i risultati sono scarsi. Purtroppo sono solo palliativi, finchè la pentola a pressione si trova dentro. A proposito suggerisco un palliativo interessante per rompere gli schemi della mente: affidare le proprie decisioni al caso. È stato scritto un libro oltre 30 anni fa. DADO MEN di RHINEAT( forse RHINEART ) Quando si vuole, si affidano le proprie decisioni quotidiane al dado. Si scrivono varie alternative su un foglio, le solite più alcune diverse, ad ognuna si affianca un numero, si tira il dado, si esegue quello che è uscito; il dado ha deciso, il responsabile è il dado. Si ottengono i seguenti vantaggi: meno conflitti, più divertimento, più coraggio, più adrenalina, meno balbuzie, esperienze nuove, maggiore consapevolezza, meno disperazione, più pubblicità, meno sensi di colpa, la mente libera, ecc. Gradirei la Vostra opinione circa i meccanismi della balbuzie ? BYE Raf.
Hello to all Excused and scordate my first message, I felt frustrated because of experiences passages. Also for me it is difficult to understand with the translations. Ringrazio for your attention and availability, you are kind persons. Approximately l' argument badly end female ratio is a fact data, a secondary issue, can speak of in according to time, my email: boblatte@yahoo.it Descrivo hour shortly the mechanisms of the second stutter l' interpretation of Pagnuti Raffaele. We divide the complex stutter in two parts: the part under the defense shield, that we can call: the kernel, or in way more coloured the pot to pressure; the part over the shield, that is the mechanisms of the stutter (l' iceberg second l' Russ friend). Posizioniamo our point d' observation does not give the part of the stutter, but under l' iceberg, endured after the shield. Formed the kernel, created the shield, the person feels within an empty one, a deficit, one important lack. The continuous life, this person against its will is felt pushed, been involved in the wheel of the life. The mind takes part, tries to compensate to its way the empty one. I "cannot" it becomes on "I must". The mind creates images, fantasies of power, victoria, resolution. I must make therefore in order to close the empty one, if pits. I do not want but I must. etc. Therefore it will be in order always finchè exists the deficit. Unfortunately these fantasies of Victoria have like background the sacred figure of the genitrice mother of the life and like result, to every attempt to speak well, it has strong senses of guilt. Its Victoria rises over a theft, the defeat, the wound, the dead women of the mother. The guilt sense censorship, the word must be suffocated, be prevented, the stutter finds space becomes one necessity. It becomes the symptom of the inner conflict: deficit-to succeed-guilt- censorship- block- stutter - deficit- and therefore via. It is a circle that is fed alone. L' iceberg it becomes a polymer for the chain reactions, more is not known where it is the head and where the tail. From whichever point one takes part the reactions go ahead. Greater it is the effort, greater is the stutter because greater it becomes the conflict. This is that that it grips, bites the stomach of the stutterer. Stuttered or stuttered, as it is felt well, free after I do not force it to speak. This is to speak about head, the job is all of the mind that tries to compensate, but complicates only the situation. For this after to have grattato the surface dell' iceberg the stutter returns; it is succeeded, is fallen. For this distracting to the mind, using the body, pubblicizzando the own stutter is better within and it is spoken better. For this curing the dizione (the surface) turns out to you is insufficient. Unfortunately they are solos palliati to you, finchè the pot to pressure is found within. On purpose I suggest an interesting palliative in order to break off the outlines of the mind: to entrust the own decisions to the case. It has been written a book beyond 30 years ago. Perhaps DICE MEN of RHINEAT(RHINEART) When it wants, the own daily decisions to the dice are entrusted. Several alternatives on a sheet, the usuals are written more some various ones, to ognuna place side by side a number, pull the dice, are executed what it is exited; the dice has decided, the responsible is the dice. The following advantages are obtained: little conflicts, the more divertimento, the more courage, the more new adrenalin, little stutter, experiences, greater knowledge, the less desperation, the more publicity, little senses than guilt, the free mind, etc. I would appreciate Your opinion approximately the mechanisms of the stutter? BYE Raf.